Il cardo mariano: benefici ed usi

Le piante crescono e fioriscono sulla terra, non solo per servire da cibo per gli umani. Sono anche necessari e utili per la guarigione. La prossima volta che vedi qualcuno che spruzza diserbanti sui denti di leone, piantaggine, bardana o ortiche, fermati e pensa. Perché queste piante sono così indistruttibili? Perché sono sicuri di crescere ancora l’anno prossimo? Perché queste piante vivono accanto agli umani da millenni? Perché li incontri ovunque, anche nelle fessure dell’asfalto dell’autostrada? Non è un caso che le piante più resistenti abbiano le qualità curative più persistenti.

Al gruppo di piante medicinali senza pretese ma eccezionali appartiene il cardo mariano. Questa pianta dal fiore violaceo è nota all’umanità da più di 2000 anni sotto il nome di “erba per il fegato”. In effetti, l’obiettivo della sua azione è precisamente la purificazione, la protezione e persino il ripristino delle cellule epatiche.
Il presidente della Fondazione per lo studio delle piante medicinali Rob McCaleb apprezza molto le proprietà curative del cardo mariano, tanto che lo ha inserito tra le prime dieci piante più sane e utili. Il signor McCaleb prende certamente il cardo mariano nel caso in cui faccia uso alcol o di medicinali antidolorifici. Una sua citazione: “Invece di tenere il cardo mariano in una posizione semi-legale, è meglio riconoscerlo come supporto obbligatorio per i farmaci che danneggiano il fegato, quali il paracetamolo e l’aspirina“.
Infatti, spesso gli estratti di questa pianta sono stati utilizzati negli ospedali per terapia d’emergenza di vittime di avvelenamento acuto. Se si inietta il cardo mariano entro 10 minuti dopo aver ingerito qualcosa di velenoso, la pianta può bloccare completamente il veleno in circolo. Anche dopo 24 ore, l’assunzione di cardo mariano può ridurre significativamente la possibilità di danni tossici al fegato e persino salvare dalla morte. Anche in caso di morsi di serpenti velenosi viene tradizionalmente utilizzato il cardo mariano.
Il cardo mariano viene prescritto anche per intossicazione cronica, digestione disturbata, ittero, sindrome premestruale, polmonite, costipazione, emorroidi e malattie della pelle come eczema e psoriasi.

Il cardo mariano, agisce come uno scudo, protegge il fegato dai metalli pesanti, dai veleni e dalle tossine dell’ambiente, nonché dai danni causati dall’alcol e dagli antidolorifici. E, soprattutto, il cardo mariano lega i radicali liberi sulle mani e sui piedi. Così, prolunga la vita del fegato e, allo stesso tempo, previene l’invecchiamento precoce del corpo.

La ricerca moderna continua a studiare sempre di più il talento terapeutico del cardo mariano. Si è scoperto che il cardo mariano protegge non solo il fegato. Protegge la pelle dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti, prevenendo in tal modo lo sviluppo del cancro e l’invecchiamento precoce della pelle. I ricercatori del Colorado Oncology Center hanno scoperto che l’utilizzo del cardo mariano uccide solo le cellule danneggiate dall’invecchiamento o dalle radiazioni ultraviolette, ma non mostra alcun effetto dannoso sulle cellule sane della pelle. Questo è uno degli esempi in cui la natura distingue miracolosamente le cellule sane da quelle che rappresentano una minaccia per il corpo. L’estratto di cardo mariano previene non solo il cancro della pelle, ma anche altre forme di cancro, come la prostata, l’intestino, la lingua e il cancro al seno.
Apparentemente, tali eccezionali proprietà terapeutiche del cardo mariano sono dovute al fatto che migliorando il fegato, ripristina la funzionalità di quest’ultimo per rimuovere le tossine e i mediatori dell’infiammazione, nonché per gestire il metabolismo. Sorprendentemente, quando viene assunto, il livelli di zuccheri, lipidi e colesterolo vengono ripristinati e il peso è normalizzato.
Per uno scopo terapeutico, vengono usati i semi della pianta. L’alta qualità dei semi è evidenziata dalla loro superficie lucida e dal colore nero. La dose giornaliera raccomandata è di 2-4 cucchiai di semi macinati. Possono essere messi nel porridge, diluiti in acqua, o inzuppati e mangiati sotto forma di muesli. La sostanza attiva del cardo mariano: la silimarina può essere trovata sotto forma di capsule, compresse, estratti liquidi. La dose abituale è 140-280 mg 3 volte al giorno.
Unica cautela prima di prendere il cardo mariano e i suoi preparati, dovrebbe essere evitato da coloro che sono allergici all’ambrosia, al crisantemo, alla calendula, ad astri e margherite, poiché è possibile un’allergia. Se sta assumendo insulina e altri farmaci per il diabete, consulti il ​​medico prima di prendere il cardo mariano. Lo stesso consiglio si applica per i bambini, per le donne in gravidanza e in allattamento, nonché a coloro che soffrono di malattie renali.

Il fegato è l’unico organo interno in grado di rigenerarsi. E il cardo mariano è il rimedio naturale più potente che rivitalizza il tessuto epatico. Questo dà speranza ai pazienti affetti da alcolismo e tossicodipendenza. Se si assumono farmaci, si esagera con l’alcol o si è esposti a tossine ambientali, è assolutamente necessario sostenere il fegato malato. In questo caso, il cardo mariano sarà una scelta eccellente.

 

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