La medicina allopatica non mi ha mai convinta fino in fondo perchè mi sono sempre domandata la causa delle patologie e spesso non trovavo risposte. Ho scoperto, quando ero solo ventenne, la semplice ma completa alimentazione nepalese e ne ho fatto uno stile di vita (con le dovute eccezioni).
Negli ultimi due anni ho studiato ayurveda da autodidatta, pratico yoga da trentanni e quando ho trovato quest’occasione per fare un panchakarma, ho pensato che sarebbe stato semplice, che non avrebbe avuto un grande impatto sulle mie abitudini e che l’avrei affrontato tranquillamente.
Non è stato così! In realtà è stato un percorso interiore estremamente intenso.
Ho sofferto della limitazione nella varietà dei cibi, ho avuto timore della purga, ho vissuto le difficoltà del clisterone, tutte cose superate poi senza problemi. Ma mi sono stupita nel provare queste sensazioni, mi hanno fatto scoprire lati di me stessa che non conoscevo (nonostante i 58 che compio oggi) e mi hanno fatto crescere.
Sono stata “obbligata” a darmi attenzioni e ne ho capito l’importanza, sia a livello fisico che a livello emotivo. La pratica dell’oleazione mi ha ridato la pelle di tanti anni fa, quando ancora non ero così secca. La pulizia dell’intestino mi ha alleviato la costipazione cronica. Ma soprattutto l’energia e la lucidità che mi trovo dopo il panchakarma, sono incredibili e impagabili.
Non vedo l’ora di fare il prossimo perché credo che, con qualche consapevolezza in più, lo vivrò in maniera più tranquilla e profonda.
Ringrazio Iryna per avermi introdotta in questo gruppo e aiutata nel percorso, Giusy per essere stata di grande ispirazione e naturalmente il maestro Amadio con il suo pozzo di sapere.
Ma tutto questo non sarebbe stato così fantastico se non ci fossero stati i “compagni di viaggio”. Poter condividere, comunicare i propri limiti, sentirsi un gruppo, mi ha aiutata e supportata.
Un grazie di cuore a tutti.
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